mercoledì 31 dicembre 2008

... SPERANZA PER IL FUTURO ...



Tanti Auguri per il Nuovo Anno,

Tanti Auguri per la NUOVA ERA.

Cari Amici,
la crisi profonda che stiamo attraversando (somma delle crisi economica, ambientale, energetica, climatica, tutte strettamente collegate tra di esse, e che oggi si traducono anche in una generale crisi morale) è piena di risvolti catastrofici … ma sarà una crisi rigeneratrice se da essa sapremo far nascere, prima che sia troppo tardi, una nuova civiltà. “La nostra cultura materialista, dice il sociologo francese Edgar Morin, subirà un declino inesorabile. Ci vorranno ancora alcuni anni, ma sarà poi sostituita dalla cultura dei beni immateriali: amore, felicità … che è anche la sola possibilità che ci rimane per consentire a tutti di vivere sulla stessa Terra”.
Guardiamo dunque con fiducia alla nascita di questa Nuova Era, di cui si vedono già i primi importanti segnali (*) e alla quale ciascuno deve contribuire secondo le sue possibilità e capacità.
Gli ideali per i quali il nostro movimento si è sempre attivato riceveranno certamente una spinta positiva da una rivoluzione così radicale e così globale. Il nuovo pensiero, che in qualche caso si sta già facendo strada, anteporrà, infatti, la difesa della salute pubblica agli interessi delle industrie chimiche, privilegerà certamente la tutela della biodiversità e il diritto ad una scelta alimentare naturale rispetto alla diffusione degli Ogm (strumenti per il controllo del mercato del cibo da parte di pochi privati). Abbiamo dunque buone ragioni per essere ancora ottimisti e per potervi dire:

Tanti Auguri per il Nuovo Anno,
Tanti Auguri per la NUOVA ERA!


(*) Il primo in assoluto: l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti!
Ma citerei anche la sostituzione del Commissario Europeo al Commercio Peter Mandelson (promotore della politica neoliberista più selvaggia) con persona di formazione culturale del tutto diversa.
E citerei, inoltre, l’adozione fatta il 4 dicembre scorso dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente UE (che deliberava sull’autorizzazione degli Ogm in Europa) di una linea complessivamente restrittiva, in particolare sulle soglie di tolleranza, le zone Ogm-free e la procedura di valutazione dei rischi. E’ stato frenato il temuto colpo di mano di Germania e Gran Bretagna per un’apertura agli Ogm!




venerdì 26 dicembre 2008

LEONFANTI NATALIZI

Come in ogni famiglia che si rispetti, anche la nostra ha un' inossidabile tradizione... i LEONFANTI natalizi... storia che si rinnova di anno in anno fin dal 1985.

Il creatore di questi Leonfanti è Mastro Franco, il mio papà, fu ispirato durante un viaggio nel lontano Senegal ... al ritorno decise di dar vita a queste creature per metà elefanti e per metà leoni.

I Leonfanti vengono attualmente costruiti dalle abili mani artigiane del Mastro Franco utilizzando le gabbiette metalliche dei tappi di spumante e relativa stagnola.
Le occasioni preferite per la creazione di questi esemplari unici e originali sono le kermesse parentalculinarie a cui la nostra famiglia prende parte.

I residui organici e non che rimangono sul tavolo da pranzo di queste adunate " allargate " (cioè quando è presente una masnada di gente tra nonni, figli, nipoti, zii, zie, fidanzate, findanzati, mariti, mogli e chi più ne ha più aggiunge un posto a tavola che c'è una new entry in più) possono essere utilizzati per l' innovazione " tecnologica " del Leonfante.




L' arte del Leonfante è una cosa seria, molto seria, visto che ogni anno si cimentano nella creazione di queste mitologiche creature schiere di pretendenti.
Solo chi risulterà abile tanto quanto il Mastro Franco potrà chiedere in mano la giovine pulzella di casa.

Anche oggi durante il rinomato pranzo a casa della zia Marinella tra un torrone e un panettone, tra un bicchiere di visciola e uno di spumante questi arditi cavalieri hanno cercato di superare il Maestro.
Tra essi anche un nuovo adepto che verrà chiamato a gareggiare alla prossima adunata in quanto totalmente digiuno a questo genere di sfide.

L' impegno si è profuso, l' orgoglio ancor di più votate adesso Voi chi vi piace di più !!!

Termine delle votazioni il 31.12.2008 ore 00.00




Solo al termine delle votazioni verrà reso pubblico il nome dell' artista in gara e il nome del vincitore.
VOTATE, VOTATE, VOTATE !

Modello " A " artista Sig.re Corrado: 1 + 1 + 1 = 3

Modello " B " artista Sig.re Riccardo: 1 + 1+ 1 = 3

Modello " C " artista Mastro Franco: 1 + 1 + 1 + 1 + 1+ 1 + 1 = 7

Un GRAZIE all' artista Corrado e alla sua esperienza.
Un GRAZIE all' artista Riccardo esordiente, con buonissime doti.
Un GRAZIE all' artista Mastro Franco, sempre abile e preparatissimo.

Per tanto a giudizio insindacabile della giuria votante, DICHIARO VINCITORE di questa kermesse targata 26/12/2008 il fondatore dei LEONFANTI, Mastro Franco.

Un consiglio agli artisti in gara e a chi vorrà gareggiare in futuro, esercitazione.

mercoledì 24 dicembre 2008

AUGURI NATALE 2008


Vorrei dedicare questo post a tutte quelle persone che hanno perso i loro cari a causa di incidenti stradali e sul lavoro.

Nella speranza che il senso civico di ognuno di noi si elevi alla potenza nelle nostre menti che torni di nuovo il rispetto e l' amore per il bene comune.

Questo è l' augurio per tutti Voi cari amici.

Vi aspetto per il prossimo CRITICAL X MAS domenica 28 dicembre alle ore 17.00 in piazza Roma qui a Senigallia, ci sarà anche la distribuzione del nr. 0 del 'L ROSP giornalino di informazione satirica creato dai blogger senigalliesi!

venerdì 12 dicembre 2008

MASSIME INTELLIGENTI

" LE BARRIERE ARCHITETTONICHE SONO LE BARRIERE DELLA CULTURA " di David Anzalone.

Sono d' accordissimo con te, solo un miope può progettare certe strutture.

sabato 6 dicembre 2008

ASPETTANDO IL PROSSIMO CRITICAL MASS...






http://it.youtube.com/watch?v=57_TfWhjObA

http://it.youtube.com/watch?v=c-7bDpb3Qzg

Un grazie alla grande mente geniale dell' amicobicromatico Quilly.
Thanks!


Ogni volta che guardo questi videos mi emoziono come 'na fjola d. dò ann.!

CAVIE DA MARKETING

Finalmente mi sono decisa, oggi ho inforcato la bici di buon ora e sono andata a fare l' esame annuale del sangue quale donatrice Avis.
Rimandavo da prima delle ferie estive per una cosa o un altra non ci ero riuscita, oggi mi sono decisa e via.

Arrivo direttamente all' ingresso della palazzina nuova dell' ospedale parcheggiando il mio bolide giusto vicino all' ingresso.

Vado ad inchiavare il mezzo quando l' occhio mi cade su un cartellone pubblicitario in cui la stessa azienda sanitaria informava che quello spazio era libero per inserire LA PUBBLICITA' e che si garantivano un sacco di passaggi.
E certo, un cartellone per ogni ospedale delle marche per ogni visitatore/paziente/operatore/rappresentantefarmaceutico/dottore/chipiùnehapiùnemetta, bene l' azienda sanitaria mette a disposizione i suoi spazi per promuovere questo o quello.

Ci rendiamo conto ?

Trovo scorretto e anche ingannevole se pensiamo che poi questi spazi "potrebbero" essere usati dalle multinazionali farmaceutiche per promuovere questo o quel medicinale.
Mettiamo il caso che l' ospedale venisse tappezzato di cartelloni reclamizzanti il prodotto latte in polvere.
Che messaggio dovrebbe recepire una giovane mamma che si appresta a dare alla luce il proprio figlio.

Il latte in polvere è una cosa sana e normale!
Questo è il messaggio che passerebbe.

Ci rendiamo conto ?

Passato lo shock del cartollone pubblicitario mi avvio verso il centro trasfusionale.
Ero andata per fare gli esami annuali ma vedendo i valori a posto, colgono l' occasione di farmi donare in quanto 0 negativo e quindi richiestissimo.
Ovviamente essendo a digiuno mi presentano il buono per fare colazione.

Arrivata al bar ho chiesto alla gentile tipa dietro al bancone se potevo, utilizzando il buono, usufruire di un caffè e un succo di frutta.
La tipa mi risponde che avrei dovuto mettere una giunta, praticamente mi sono pagata il caffè.
Poco importa.

E' il mio turno, compilo il solito questionario su questo quell' altro e quell' altro ancora e mi siedo sul lettino.

Finito il prelievo l' infermira oltre a restituirmi il libretto Avis mi passa gentilmente anche un buono spesa pari a euro 5 da presentare al Cityper!!! Eh NO!

Non c'è più un minimo di correttezza!
Anche in un momento di " senso civico superiore " come potrebbe essere chiamato l' atto spontaneo di donare il sangue vengo considerata un numero per portare soldi a queste multinazionali!
Non ci sto !

L' esistenza dell' uomo dalla nascita alla morte oggi è da intendersi come un' operazione di marketing.
Tutto è marketing ma a questo gioco non ci sto!

Capisco che la Sanità sia in crisi come tutto il paese, dico che sarebbe meglio ridimensionare gli stipendi dei Dottori e dei manager il più delle volte rivestono quel ruolo solo perchè sono compagnucci del politico di turno e quindi soldi sprecati per una professionalità inesistente.

Ma la pubblicità oltre che essere l' anima del commercio è anche l' anima della vita stessa ?

martedì 2 dicembre 2008

CONSUMO CONSAPEVOLE

Si avvicinano le feste, le nostre tasche non sono più gonfie come gli anni passati.
Da tutte le parti ci piove addosso questa frase, " SIAMO IN CRISI " oppure " C'E' CRISI" nonchè " l' Italia è ufficialmente in crisi !"

Come uscirne ?

Con questa congiuntura economica mondiale, come sappiamo partita dagli USA e arrivata ovunque, con i valori di crescita PIL inferiori allo zero, come pensiamo di risolvere il problema ?

Il prodotto interno lordo per i prossimi due anni solo nel bel paese è stimato intorno al -1,5%.

Cosa vogliamo fare, diamo una mano alle aziende in difficoltà: COMPRIAMO !
Acquistiamo di tutto, dal necessario al superfluo dobbiamo sollevare il PIL.

Non capisco la nostra classe dirigente, ci martellano tutti i giorni con lo slogan del comprare di fare girare l' economia.
Ma se al nord le maggiori aziende mettono in cassaintegrazione i propri dipendenti, i pensionati non arrivano al 10 del mese e l' economia REALE va a rotoli, COSA ACCIDERBOLINA DOBBIAMO COMPRARE ?

Poi spiegatemi sta storia dell' economia REALE che il mio cervello rifiuta di capire.

Forse questa gente non si rende conto che un italiano medio non guadagna come un parlamentare...

Mi viene da fare una piccola considerazione...
per risparmiare sulla bolletta elettrica ci dicono di spegnere le luci superflue e mettere le alogene;
per risparmiare sulla bolletta del gas ci dicono di mettere i doppi vetri;
per risparmiare sul carburante ci dicono, andate in bicicletta.

MA IL VERO RISPARMIO DOV' E'?

Nessuno dice che non dobbiamo spendere. Che non dobbiamo spendere in beni voluttuari, in beni che sono il surplus, che inquinano e che discriminano il lavoro delle persone e la distruzione dell' ambiente in cui viviamo.

Il 22 settembre del 2008 è una data storica, nessuno ne parla.

In questo giorno, dai calcoli e studi che sono stati fatti per verificare lo stato di salute del pianeta è emerso che, l' umanità giorno dopo giorno sta intaccando le riserve del pianeta.

LA TERRA E' IN RISERVA. LA TERRA E' FINITA!

Ora se non la smettiamo di comprare il super superfluo, la super stronzata e non ridimensioniamo i nostri acquisti, forse i nostri figli e i figli dei nostri figli non sapranno mai cosa vuol dire fare il bagnetto al mare, una corsa in mezzo a un campo di grano, mangiare pane e miele...

Riflettiamo sulla nostra esistenza, ognuno di noi, rifletta su quello che può benissimo evitare.

Riflettiamo sul tempo rubato ai nostri figli per correre a comprare l' ultimo telefonino alla moda.

Riflettiamo su come siamo stati programmati in questi anni all' acquisto continuo, compulsivo.

Riflettiamo... concediamo più tempo ai rapporti con gli amici, alla gioia del dare per amicizia, all' amore, riscopriamo la felicità di vivere perchè in fondo è questo quello che ci rende sereni e appagati.

Cosa non regalerò per Natale:

- l' ultima playstation;
- l' ultimo fichissimo videogioco;
- l' ultimo cd tecno;
- l' ultima collezione Breil;
- l' ultimo perizomafilointerdentale La Perla;
- l' ultimo cofanetto Sperlari;
- l' ultimo para chiunchio;
- l' ultimo set foderine per auto;
- l' ultimo cellulare tempestato di brillanti;

aggiungi alla lista il regalo più inutile che mai ti verrebbe in mente di donare ...


domenica 16 novembre 2008

OGM SOLO UN' OPERAZIONE DI MARKETING !

Perchè il biologico può sfamare il mondo...

1) RESE PIU' ELEVATE: Passare al biologico aumenta le rese agricole nel Sud del Mondo ed è in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare, purchè si riduca drasticamente il consumo di carne e si promuovano piccole produzoni orticole domestiche.

Ma guarda un pò, lo diceva anche Pallante a San Rocco e qualcuno lo ha preso per agricolpazzoide...

2) MENO ENERGIA FOSSILE: Per produrre 1 caloria sotto forma di cibo, l' agricoltura convenzioale consuma 10 calorie di petrolio. In agricoltura biologica il consumo di energia è del 25% in meno, senza contare i risparmi della vendita diretta.

3) MENO GAS SERRA: Nel 2003 la produzione di nitrato d' ammonio, il fertilizzante più usato in agricoltura convenizionale, ha causato il 10% delle emissioni industriali di gas serra in Europa. Con l' agricoltua biologica si aumenta la sostanza organica del suolo, che imprigionando il carbonio nel terreno impedisce il rilascio di CO2 nell' atmosfera.

4) MENO ACQUA: Il mercato agricolo mondiale oggi è dominato da frumento, mais e riso che insieme consumano il 72% dell' acqua dolce del pianeta. Con l' agricoltura biologica si risparmia acqua perchè i concimi organici e la pacciamatura stimolano i processi di mineralizzazione e aumentando il contenuto di sostanze organiche del suolo che trattiene l' acqua.

5) PIU' CIBO LOCALE: Per arrivare dal campo al piatto, gli ingredienti di un pasto medio percorrono mediamente circa 1.600km. Il biologico tende a promuovere il cibo locale, premiando i produttori e riducendo l' impatto ambientale dei trasporti.

E qui i GAS svolgo un ruolo fondamentale per salvaguardare l' economia locale.

6) NIENTE PESTICIDI: Negli ultimi 45 anni, il numero dei pesticidi di sintesi in commercio è passato da 22 ad oltre 450. In tuto il mondo, le morti accidentali dovute a esposizone o avvelenamento da pesticidi, sono stimate in 20.000 l' anno.
In agricoltura biologica non si utilizzano pesticidi di sintesi, perchè una pianta sana in un terreno sano è più resistente ai dani acusati dai parassiti.

Combatto le lumache dell' insalata con la birra, e funziona !

7) RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE: Occupando il 44% del nostro territorio nazionale, l' agricoltura è l' attività che più influisce sull' ambiente. La monocultura e le tecniche agricole intensive hanno portato, a partire dal 1962, ad una diminiuizione media del 30% degli uccelli di campagna, insieme anche ad altre specie animali e vegetali.
Al contrario, l' agricoltura biologica incoraggia la biodiversità per mantenere la fertilità del suolo e sostenere il controllo naturale dei parassiti.

8) PIU' VALORE NUTRIZIONALE: I prodotti biologici contengono livelli più elevati di elementi nutritivi essenziali, compresi ferro, magnesio, fosforo e vitamina C e contenuti inferiori di nitrati, che possono essere tossici per l0' organismo.

E si sente, ti gusti di più il cibo.

9) SALVAGUARDIA DELLE VARIETA' LOCALI: L' agricoltura intensiva si basa su un' elevata specializzazione e sulla coltivazione di un numero ristretto di specie vegetali, portando alla sparizione di migliali di antiche varietà. L' agricoltura biologica invece pormuove la biodiversità e valorizza specie e varietà locali.

10) NUOVI POSTI DI LAVORO: Dal 2003 al 2005 in Italia sono scomparse 235.000 aziende agricole. Il declino della forza lavoro rurale è una conseguenza dell' industrializzazione dell' agricoltura. L' agricoltura biologica crea nuovi posti di lavoro e richiama nuove forze nelle campagne.


... e gli ogm no

1) RISULTATI FALLIMENTARI: Malgrado il grande martellamento pubblicitario, le piante modificate generticamente fino ad oggi hano dato scarsissimi risultati.

Non parliamo poi della clonazione di animali...

2) COSTI ESORBITANTI: Le coltivazioni ogm costano ai governi e agli agricoltori più di quello che rendono. Fino ad oggi le coltivazioni ogm sono costate all' economia degli Stati Uniti circa 8 miliardi di euro. In India la coltivazione di cotone ogm costa il 10% in più e dà profitti del 40% in meno.

Per non parlare degli agricoltori indiani che si sono suicidati a causa del rendimento bassissimo e degli alti costi delle sementi ogm...

3) RISCHIO CONTAMINAZIONE: Per quanti sforzi si facciano, è molto difficile evitare l' inquinamento genetico.

4) DIPENDENZA DAI PESTICIDI: Anzichè ridurre la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti, le coltivazioni ogm spesso fanno aumentare l' impiego di questi pordotti, che poi ci ritroviamo nel piatto.

5) CIBO INDESIDERATO: Malgrado i grandi sforzi dell' industria biotech per curare la propria immagine, i consumatori rimangono fortemente contrari ai cibi ogm.

E ci credo... anche se ancora una normativa in materia di etichetta trasparente non esiste.

6) SUPER ERBACCE: Sono già emersi numerosi casi di specie resistenti alle coltivazioni ogm, rendendo necessario l' uso di erbicidi ancora più nocivi.

7) SCIENZA O MARKETING ?
Le soluzioni offerte dall' industria biotech, di fronte ad un' analisi scientifica obiettiva, si rivelano delle operzioni di marketing prive di fondamento.

8) RISCHI PER LA SALUTE: Test su animali nutriti con ogm hanno dato risultati preoccupanti, mentre uno studio realizzato nel 2002 su un gruppo di persone ha dimostrato che la soia ogm può trasferire il suo materiale genetico ai batteri del sistema digestivo.

9) FAME E MALNUTRIZIONE: A differenza di quanto affermano i loro sostenitori, gli ogm fanno registrare rese più basse e quindi non rappresentatno una soluzione valida contro lo spettro della fame e della malnutrizione.

10) DIPENDENZA DAL PETROLIO: Le colture ogm dipendono dai combustibili fossili per la produzione di fertilizzanti e sono pensate in funzione di un' agriocltura industriale intensiva su vasta scala.

Credo nei valori della decrescita felice, nel coltivare ognuno di noi un piccolo orticello per disporre sempre durante l' anno di verdure fresche a km " zero ", proprio oggi ho raccolto i primi finocchi!

Ho provato molto appagamento e soddisfazione nel cogliere e mangiare questo piccolo frutto del mio orto. Grazie madre terra!

mercoledì 12 novembre 2008

BUON COMPLEANNO PAPA'

Giusto per festeggiare i 70 anni del mi babbo, mamma Antonietta come al solito ha scritto una bella poesiola che prontamente trascrivo, grazie Antonietta.

TITOLO:

'N SCHERZ D. COMPLEANN.


SOTTOTITOLO:

RITROVATA VITALITA'



'Na matina m' sò sv.ghiata
sa 'n pnsier fiss n.t. la testa,
sol quant ho vist 'l lunari
ch. la data m' butava pari.

Era propri la festa d.l marit mia
a cusì ho fatt dò maccaroni
svelta, a li p.r. lì, a tirà via!
Com faceva semp.r mamma mia.

'L sciugh fatt a la cuntadina
sa ch. la cottiga com udurava!
Ho p.nsat, dop 'na dieta magra
sta cottiga j facess com 'l viagra?

Ma 'l p.p.runcin com' pizzigava,
ch. la pasta nun s' magnava.
Cusì ch. la sfoja d. tre ovi e più
si è magnati guasi tutti lu !

Pò s'è gustat la cutighina
sa un bel cuntorn e la f.tina,
e pò, vin dolc. e pasticcini
ch. jann argalat i niputini.

Adè io, nun duvria manch dill
ma m'è saltat adoss com'n grill.

Alora ho chiamat 'l mac.lar,
p.rchè se la cottiga fa guarì
certi stuppidi malanni...
Io diggh; " Evviva i s.tant' anni !"

E se sta cottiga propri funziona
hai da s.ntì 'l batoccul com sona!
E se tutt sarà senza malanni
la campana sunarà altri cent' anni !!!

Antonietta Calcina

venerdì 7 novembre 2008

POESIE

" Dove il fiume della vostra vita scorre
Lungo le sponde delle vostre verdi ore
Ho vegliato in silenzio
Come un albero che guarda sbocciare a primavera i suoi fiori.

Se tutto il resto può sembrare bugia
A me è stata concessa la magia
Di osservare rispecchiati in limpide acque
Sorgere soli
E lune cullarsi nel mistero dei vostri giovani occhi. "

Freny Bhownagary

martedì 4 novembre 2008

QUESTI GAS... SOGNO O REALTA'!?

Perchè sono nati i GAS:

I Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.) nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni.


Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?

Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.


Si ma... perché si chiama solidale?

Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.


Perché nasce una G.A.S.?

Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.


Quindi GAS è anche un movimento di opinione politica:

Certo, se ad ogni scelta di acquisto corrisponde una preferenza per questa o quella mission aziendale, diventa ovvio il fatto che un consumatore critico è sensibile e responsabile anche verso le politiche aziendali che sono a sfavore dei diritti umani o animali.
Quindi senza dubbio i GAS sono anche un movimento di opinione politica cosciente.


Come nasce un G.A.S.?

Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli... e si parte!


Criteri solidali per la scelta dei prodotti:

I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.


Una rete:

I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di GAS.

Il GAS di cui facciamo parte è quello di San Silvestro.

Please visit http://gas-sansilvestro.pokibytes.it

Grazie al GAS ora programmo la spesa familiare, gestisco i fabbisogni in modo preciso. Ho smesso di andare al supermercato o ipermercato che dir si voglia, finalmente il sabato lo passo interamente con la mia famiglia e le code alla cassa non le faccio più e la VITA MI SORRIDE SONO PIU' TRANQUILLA E FELICE!

Altro buon motivo per passare al GAS, il BIOLOGICO RIDUCE L' INQUINAMENTO E I PREZZI.

Essendo meno dipendente dal petrolio, la produzione biologica è meno condizionata dalla dinamica dei prezzi. La forbice di prezzo tra i pordotti convenzionali e quelli biologici si è già notevolmente ridotta. Sul piano delle emissioni CO2 la convenienza è indiscutibile. A supporto di tale tesi numerosi studi di università americane e non. ( Coldiretti )

Passa al biologico e vivi i sapori !

SI PUO' ECONOMIZZARE L' ECONOMIA ?

Grazie all' amica Ziaele per questo preciso resumè.

Un Mercato dal volto umano
Incontro col professor Stefano Zamagni sul tema: “Si può umanizzare l’economia?”

“Porre il mercato al servizio dell’uomo”. Questo l’obiettivo proposto venerdì sera dal professor Stefano Zamagni alla platea senigalliese che aveva riempito la Chiesa dei Cancelli. Coloro che, tra i presenti, si aspettavano una lezione di tipo accademico oppure una sorta di vademecum del consumista virtuoso, saranno usciti piuttosto delusi dalla sala. Zamagni, ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna e presidente (dal 2007) dell’Agenzia per le ONLUS di Milano (fonte: agenzia per le onlus), si è preoccupato soprattutto di sfatare alcune mistificazioni che gravitano attorno all’idea comune di Economia di mercato, alla quale, nello scenario mondiale contingente, non pare possibile contrapporre un’alternativa convincente.
A cominciare dalle sue origini: in contrasto con la dottrina più diffusa, Zamagni ha affermato come l’economia di mercato non sia il prodotto naturale delle teorie di Adam Smith applicate alla rivoluzione industriale settecentesca. Il professore ha fatto invece risalire questo tipo di impostazione alla predicazione francescana del XIII e XIV secolo, quando l’obiettivo non era la massimizzazione del profitto, ma l’inclusione di tutti i soggetti nel processo produttivo. Il fondamento teorico di tale prescrizione è l’idea che “l’elemosina aiuta a sopravvivere, non a vivere; vivere è produrre”. È qui che nasce la divisione del lavoro, da cui deriva il coinvolgimento dei marginali nel processo produttivo, conformemente alle loro possibilità.
Citando dall’ultimo intervento pubblico di Giovanni Paolo II, che risale al novembre 2004, Zamagni ha sottolineato come “la discriminazione degli individui in base all’efficienza non sia meno disumana della discriminazione basata su razza, etnia o religione”. L’evoluzione moderna dell’economia di mercato, invece, ha reso inattaccabile il principio per cui gli efficienti possono permanere nel sistema, mentre gli inefficienti debbono esserne esclusi. Zamagni ha definito darwinista quest’impostazione, a cui ne ha contrapposta una civile, cioè inclusiva di tutti. Data questa premessa, l’umanizzazione del mercato si identifica con il passaggio dalla prima alla seconda.

Ma quale significato va attribuito all’aggettivo umano in questo contesto? Per Zamagni, esso va riferito a tutto l’uomo, nella sua tridimensionalità: la componente materiale, quella socio-relazionale e quella spirituale dovrebbero esser sempre considerate simultaneamente, senza che nessuna risulti dominante sulle altre due. La distorsione operata dall’economia di mercato moderna nasce proprio qui, ovvero dal ridimensionamento degli aspetti socio-relazionali e spirituali in favore di quello materiale. Tutto ciò ha conosciuto un’amplificazione inedita nell’ultimo quarto di secolo, ovvero nel periodo che ci siamo abituati a chiamare della globalizzazione. È qui che l’esclusione ha raggiunto il suo picco, soprattutto a causa del sempre maggior divario tra “ricchi” e “poveri”: a fronte di una triplicazione del valore della ricchezza mondiale, la distanza tra i più ed i meno abbienti è quadruplicata nell’arco di tempo considerato, smentendo le costruzioni teoriche di chi, come Kuznets, pronosticava una fase di ascesa della disuguaglianza nel primo periodo dello sviluppo economico, cui avrebbe dovuto necessariamente far seguito una fase di redistribuzione sempre più equa della ricchezza. Tale scenario comporta pesanti implicazioni politiche oltre che economiche: la mancanza di equità mette a rischio sia la pace sia la democrazia. Il difetto di partecipazione politica, infatti, è conseguenza quasi inevitabile della discriminazione economica.

Il problema della riumanizzazione dell’economia nasce, come detto sopra, dall’enfasi eccessiva attribuita alla componente materiale dell’uomo. Il soddisfacimento dei bisogni ad essa afferenti è divenuto preponderante, a scapito delle esigenze socio-relazionali e spirituali. Questo dato di fatto è la base del cosiddetto paradosso della felicità: la convinzione che il benessere si raggiunga attraverso l’acquisizione, mediante il denaro, di una quantità crescente di beni materiali viene smentita dall’insoddisfazione che ne deriva per l’individuo. La causa di questo viene individuata dagli studiosi nella confusione tra utilità (intesa come rapporto uomo-cosa) e felicità (descritta come rapporto uomo-uomo): i beni materiali sono in grado di soddisfare la prima, ma non garantiscono in alcun modo la seconda; questo anche in considerazione della non commensurabilità delle due categorie: i beni immateriali sono illimitati, quelli materiali no. Nella logica economica che ci siamo comunemente abituati ad adottare, l’aumento di reddito fa crescere la nostra capacità di acquisire utilità: in nome di ciò, siamo quindi disposti a sacrificare il tempo destinato alle esigenze socio-relazionali e spirituali, ovvero alla nostra felicità. Ciò traspare anche dall’organizzazione degli ambienti di lavoro, improntati all’efficienza molto più che all’accoglienza; una considerazione che vale sia per l’aspetto logistico sia per quello interpersonale.

Qual è la via di uscita? Secondo Zamagni, è necessario recuperare l’idea originaria di bene comune, travisata nel tempo e spesso confusa con il machiavellico bene totale (in cui il fine prevale su ogni altra considerazione) o con quel bene collettivo, ravvisabile ad esempio in contesto sovietico, che accettava il sacrificio del singolo individuo a vantaggio della comunità. In concreto, si tratta di recuperare un attivismo civile prima ancora che sociale, poiché l’assistenzialismo non elimina la pratica dell’esclusione; anzi, in un certo senso la legittima. A tal fine, è importante recuperare la responsabilità dell’imprenditore, il quale dovrebbe impegnarsi a creare un ambiente di lavoro che sia produttivo, ma che consenta l’esplicitazione delle dimensioni socio-relazionale e spirituale della persona.

In risposta ad alcuni quesiti sollevati dal pubblico, Zamagni ha poi operato una distinzione tra beni di giustizia, che nascono come risposta ad un dovere preciso (la giusta mercede dell’operaio), e beni di gratuità, che tendono al riconoscimento di un mutuo legame tra gli individui posti in relazione economica. Sulla base questi ultimi, che sono in grado di soddisfare il bisogno di felicità, è possibile costruire la cosiddetta economia del dono, la quale non esclude il profitto, ma non fa nemmeno di quest’ultimo l’unico fine del suo operare. In effetti, si tratta del principio fondamentale su cui poggiano le ONLUS.

Infine, replicando ad un ascoltatore che chiedeva un parere sulla teoria della decrescita, Zamagni ne ha individuato i pregi nella diagnosi, ovvero nell’analisi critica della situazione economica attuale, mentre ha espresso la sua perplessità rispetto alla terapia proposta da questa corrente: secondo il professore, il problema non è arrestare la crescita, ma indirizzarla verso obiettivi di versi dall’aumento della riccheza materiale.

martedì 14 ottobre 2008

HO FATTO UN SOGNO...

Ho fatto un sogno... un bellissimo sogno.

Ho sognato una città piena di alberi e fiori, di bici e di gente che camminava felice per le strade.
Tutti si davano il buongiorno.

Il sole splendeva alto nel cielo e il mare che lambiva le coste della città, spumeggiava fresco e cristallino.
I pescatori tornavano a riva con reti piene di pesce, i contadini raccoglievano un abbondante raccolto, gli insetti volteggiavano in aria danzando festosamente.

Tutto sembrava essere in armonia, l' uomo, gli animali e la natura.

Ogni casa aveva un sistema di reciclaggio delle acque, nulla veniva sprecato.
Ogni casa aveva la buca per il compostaggio domestico.
Ogni casa aveva un piccolo orticello, la gente coltivava le più disparate varietà di verdure.
Ogni casa e ogni edificio pubblico aveva pannelli fotovoltaici sul tetto.

Le persone erano felici, il contatto con la terra li rendeva più " sani " e più tranquilli.

Le mamme accompagnavano a scuola i propri figli per mano...
I padri giocavano con loro...
La vita scorreva via liscia senza affanno...
Ogni malattia veniva curata in modo naturale, l' alimentazione era la prima medicina.

Le automobili quasi non esistevano, poche, pochissime.
I mezzi pubblici funzionavano ininterrottamente giorno e notte.

La televisione non c' era.

Ho fatto un sogno...

domenica 12 ottobre 2008

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO 45°


Mamma Antonietta e papà Gianfranco auguri!

Auguri da parte di tutti noi.

Auguri per questo giorno speciale che ricorda la promessa che vi siete fatti quando avete detto
" sì, ti voglio " per la vita.

Un abbraccio e un bacio da
Stefania, Marco e Laura, Lucia e Alessio e i nipoti Edoardo, Martina e Elia.

Forza Gianfri, ci sono rimasti 5 anni e poi si festeggiano le nozze d' oro!

lunedì 6 ottobre 2008

I MESTIERI DI UNA VOLTA... fare il fornaio.


Al giorno d' oggi quando tutto viene consumato nel giro di pochi minuti se non secondi, riscoprire i veri sapori è sempre più difficile.

Difficile trovare un alimento che sia nato, cresciuto, maturato come madre natura crea.

Tutto ora mai è edulcorato e manipolato dall' uomo. Tutte le materie prime vengono contraffatte dall' uomo al solo scopo di rimpinzare i cibi di quel o di quell' altro " aroma naturale ", di sostanze create chimicamente in laboratorio e che di naturale non hanno niente di niente.
Così le intolleranze aumentano, come i nostri kg, sommati alle allergie moltiplicati per vaccini e farmaci vari da prendere per questo o quell' altro motivo.

Come dobbiamo fare per difenderci da tutto questo ?

Un modo ci sarebbe, cercare di limitare o per lo meno escludere l' utilizzo di cibi che seguono la filiera " convenzionale " e buttarsi a capofitto nel biologico.
Un GAS Gruppo di Acquisto Solidale a volte non semplifica solo ma aiuta proprio a vivere!
Come diceva il mitico Aiazzone : PROVARE PER CREDERE!

Domenica scorsa dopo un simpallegro gemellaggio Gas San Silvestro - Gas Ostra dietro invito della mitica Anna, tipa veramente tosta che consiglierei a tutti di conoscere un' esperta in fatto di bio & dintorni, siamo andati a far visita al nostro fornitore di pane , il Sig.re Larghetti del panificio Il Certello di Frontino.

La bontà dei suoi prodotti, come la riuscita in termini di giorni di conservazione, parlano da soli.
Parlano del lavoro che quest' uomo fa giorno dopo giorno. Sacrificio, duro lavoro e in alcuni casi sofferenza. Mai un attimo di tregua e di calma per un lavoro continuo e quotidiano.
Chi decide di produrre cibo biologico per " vocazione" e non per scelta economica, ci rende un servizio veramente speciale.
Vivere senza addittivi chimici, in questo caso senza lieviti chimici ci porta a riscoprire profumi e sapori di altri tempi.
Anche la produzione in proprio nella sua azienda agricola della materia prima, produzione limitata, rende il prodotto unico ed eccezionale nel suo insieme.

Il Sig.re Larghetti ci ha spiegato per filo e per segno tutto lo svolgersi della sua attività, dalla produzione della pasta madre, al momento della creazione del pane, al delicato equilibrio della lievitazione, al momento dell' infornata, all' incanto della cottura nonchè alla spedizione per la destinazione finale: noi consumatori.

La magia del momento in cui aperti i forni la nuvola di vapore acqueo aleggia sul soffitto lasciando intravedere via via l' immagine offuscata poi nitida e totale : il pane da sfornare ... una magia che solo la nostra terra con tre semplici elementi può rinnovare in ogni parte del mondo giornalmente in mille modi diversi, una pozione fatta di farina, acqua e sale.



La soddisfazione di fare un lavoro per vocazione, fortemente voluto e consquistato, un' attività nata dal nulla, la voglia di fare, il credere nelle proprie forze ... tutto questo l' ho intravisto nella vivacità degli occhi di questa persona semplice e concreta allo stesso tempo, fiera di regalare a tutti noi ogni giorno un pezzo della sua creazione.

Grazie, grazie per questo piccolo miracolo che ogni giorno riesci a portare avanti.
Grazie perchè consumando i tuoi prodotti mio figlio ancora non conosce il significato della parola merendine.
Grazie perchè quotidianamente riesco a riempire il pancino sempre vuoto di mio marito.
Grazie per la genuinità e la serietà con cui svolgi il tuo lavoro, GRAZIE !

martedì 30 settembre 2008

LA LAVATRICE CHE LAVA SENZ' ACQUA


E' in arrivo la rivoluzionaria lavatrice che promette di lavare SENZ' ACQUA!

Per lavare un chilo di abiti ci vogliono 35 litri d' acqua.

Una nuova lavatrice, almeno secondo il comunicato stampa della ditta produttrice Xeros Ltd, ne usa 0,7 ( 2%).

Anzichè all'acqua, il compito di rimuovere lo sporco è affidato a granuli di plastica, che rigirano in lavatrice insieme agli abiti.

Vengono via tutte le macchie, assicura Xeros Ltd, comprese (possibile?) quelle di rossetto e caffè.

I panni escono dalla lavatrice quasi asciutti. Il che costituisce un altro motivo di risparmio energetico per chi ha l'abitudine di usare l'asciugatrice elettrica. Capisco l' utilizzo dell' asciugatrice se l' Italia fosse situata alle latitudini della Norvegia, ma in un paese mediterraneo come il nostro, l' utilizzo di questo elettrodomestico lo vedo solo come consumo inconsapevole di energia.

La lavatrice di Xeros Ltd è stata sviluppata insieme all'Università di Leeds e dovrebbe entrare in commercio in Gran Bretagna l'anno prossimo.

Per chi vuole curiosare fino in fondo, a patto che si mastichi mucho bien l' inglese, consiglio il sito ufficiale Kerox:

http:\\www.kerox.com

Magari questa nuova macchina sfrutta l' innovativa idea del BIO WASH BALL rendendo ancora più vantaggiosa la scoperta...
finita l' era dell' oro nero petroleum, inizia l' era dell' oro azzurro.
Meditiamo...

Altre informazioni in dettaglio sul funzionamento:

Secondo il WaterWise, un'organizzazione non governativa che si impegna a diminuire il consumo d'acqua nel Regno Unito entro il 2010, ha annunciato nei suoi interessanti rapporti che l'uso della lavatrice è aumentato del 23% negli ultimi 20 anni, da una media di 3 volte a settimana nel 1990 a 4 di oggi. Il che si traduce solo per gli inglesi in circa 455 milioni di litri di acqua al giorno, abbastanza per riempire 145 piscine olimpiche. Da questa analisi è partita Xeros la lavatrice che ha bisogno di solo una tazza di acqua per un lavaggio completo lasciando praticamente i vestiti asciutti.

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Xeros, benché necessiti ancora di test potrebbe essere messa sule mercato già dal prossimo anno e ha detta degli inventori è in grado di raggiungere veramente ottimi risultati. Xeros, spiegano i ricercatori infatti utilizza meno del 2% di acqua e di energia di una lavatrice tradizionale facendo risparmiare miliardi di litri d'acqua ogni anno. La Xeros nasce da esponenti del mondo accademico della Leeds University e utilizza migliaia di frammenti di plastica, delle dimensioni di circa mezzo centimetro l'uno, in grado di assorbire lo sporco. I frammenti vengono aggiunti a ciascuno carico nella Xeros oltre ad una tazza di acqua. Durante il lavaggio l'acqua viene riscaldata per sciogliere lo sporco che poi viene assorbito dai piccoli frammenti. inventore della macchina spiega che "Abbiamo dimostrato di essere in grado di rimuovere tutti i tipi di macchie, dal caffè al rossetto mentre si utilizza una minima parte di acqua rispetto alle convenzionali lavatrici." Rob Rule direttore della Stephen BurkinshawXeros Ltd annuncia che "Questa è una delle più sorprendenti tecnologie che ho incontrato in questi ultimi anni. Xeros ha le capacità di salvare miliardi di litri di acqua ogni anno e a nostro parere ha un forte potenziale per rivoluzionare il mercato globale della lavanderia."

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La Xeros consente così nei vari utilizzi privati, commerciali e industriali di ottenere ottimi vantaggi. Nelle lavanderie commerciali ed industriali la Xeros infatti introduce un solvente a base siliconico in modo da ridurre il tremendo impatto ambientale prodotto dall'utilizzo del percloroetilene utilizzato dalle tradizionali puliture a secco. Oltre a questi risultati la Xeros intende rivoluzionare anche i processi di tintura e trattamenti di tessuti durante i lavaggi. Nonostante infatti i tentativi in corso da decenni per produrre tinture colorate riducendo il consumo di acqua, per non parlare dei comuni trattamenti di tintura e stampa e quei processi per rimuovere il colore dall'acqua (inibitori, elettroliti, agenti di livellamento, ecc.), anche in questo campo le tecnologie della Xeros intendono ridurre significativamente l'energia impiegato, la quantità di acqua utilizzata e dispersa, le sostanze reattive, gli acidi, le tinture e i coloranti. Pertanto possiamo concludere che la Xeros risulta una compagnia dalle enormi potenzialità e che intende offrire potenziali riduzioni di:

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  1. Uso di acqua.
  2. Consumo di energia.
  3. Sostanze chimiche.
  4. Tempo di asciugatura.
  5. Tempi di lavaggio e costi.

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Interessanti vantaggi che come spiega il team della Xeros, oltre ad essere utile per le grandi aziende di lavaggi, tinture e lavanderie a secco punta ad eliminare la necessità di utilizzo di solventi potenzialmente nocivi alcuni dei quali collegati al cancro.

sabato 27 settembre 2008

PICCOLI FIORI CRESCONO 2007-2008



Piccoli Fiori Crescono sono i nostri bambini che già a partire dall' età di pochi mesi iniziarono a frequentare il nido... qualcuno a stento gattonava...

Un nido affatto uguale o simile agli altri, perchè di educatori come quelli trovati al PRATO VERDE ce ne sono pochi... sono persone di una unicità splendida, capaci di interagire con i nostri piccoli fiori in modo semplice e affettuoso.

Non c'è stato un solo giorno nel corso di questi due bellissimi anni in cui Elia mi abbia detto guardandomi negli occhi: " NO! Mamma no! Non voglio andare!!!"

La gioia e la spensieratezza ogni mattina accompagnava l' entrata in classe... poteva capitare che qualche lacrimuccia caratterizzava l' addio, non era importante... durava un attimo e subito via a giocare a questo o a quel giochino!

Noi genitori vivendo di riflesso la tranquillità dei nostri figli, abbiamo respirato la loro voglia di vita, la costruzione dei primi rapporti interpersonali con bimbi e maestri.

Quindi un GRAZIE ancora alle splendide persone che hanno accudito i nostri piccoli, GRAZIE a:

Mimmo, l' unico e speciale uomo del nido che tutte le bimbe vorrebbero sposare;
Paola la coordinatrice impeccabile,
Donatella la giocherellona;
Giulia la dolcissima Juliette Binoches;
Anna la paziente;
Gloria la cantanterina;
Barbara l' interprete &
Marina.

Un GRAZIE anche alle cuoche Mariella e Pina che hanno contribuito a rendere queste piantine sane e vigorose.


Ci siamo ritrovati il 26 settembre scorso con il pretesto della cena conviviale perchè volevamo lasciare agli educatori del nido la foto della classe dei GRANDI anni 2007-'08.
E' stato un appuntamento emozionante, i bimbi si sono trovati dopo un' estate e un' inizio di scuola materna tutti assieme ed è stato curioso vedere i loro atteggiamenti.

Sembrava quasi che non fosse passato un solo giorno da quando l' asilo era finito...

Si sono abbracciati, baciati e stretti forte forte con un affetto e un calore che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi.
Poi è iniziato il gioco e si sono scatenati come piccoli cavalli al galoppo.......

La vita dei nostri piccoli continua, il nido si è concluso, la materna è iniziata e spero di tutto cuore di avere ancora la possibilità di incontrare tutti quanti magari ad una prossima merenda-cena perchè quel bagliore di luce e felicità che illuminava gli occhi dei bimbi l' altra sera non si perda con il tempo.

Un GRAZIE anche a tutti i genitori presenti e a chi per motivi tecnici non vi ha preso parte !

Piccoli Fiori Crescono sono: Alessio, Andrea Alice, Alice, Carlos, Diego, Elia, Emma, Giacomo, Gianmarco, Giovanni C., Giovanni Paolo, Giovanni L., Giulia, Klest, Lima Rayan, Marta, Michelangelo, Mose, Riccardo, Tommaso, Valentino...


Riporto di seguito la poesia scritta per l' appuntamento della festa di fine anno da mia madre, Antonietta Calcina, che ogni tanto si diletta nello scrivere.

FILASTROCCA PRATO VERDE

Nel pollaio stamattina
c'è gran festa, sai perchè?...
La gallina Serafina
ha fatto l' uovo e cò.cò dèè!

Mentre il gallo Carosone
sfoggia il suo chicchiricchì
con la cresta sul testone
le galline aduna lì!

Anche il sole si è alzato
e la campana guona già
ogni bimbo si è svegliato
e al nido Prato Verde lieto va...


Questo post è dedicato al nostro bambino adottivo Everton e a tutti i bimbi che non hanno la fortuna di vivere in regioni come la nostra. Bimbi che non hanno l' acqua e il cibo.
E al piccolo Mose che è tornato nella sua terra natia lasciando in tutti noi il ricordo della sua personalità affettuosa e solare.

martedì 23 settembre 2008

SMOG: IL SINDACO IN TRIBUNALE!


Da pochi giorni si è concluso il IV° CRITICAL MASS, da più parti arrivano critiche ai fondatori del MOVIMENTO LENTO CICLABILE in quanto non si dovrebbe appoggiare la causa del COMITATO VERSUS COMPLANARE perchè le due cose debbono restare ben divise.

Entrerò in merito a questo argomento una volta sola e per dire che chi per filosofia o per simpatia è a favore del CRITICAL MASS non può appoggiare la costruzione di un' opera inutile e dannosa come la COMPLANARE in quanto studiando il progetto attuale è lampante che sarà molto difficile girare per la città una volta conclusa l' opera.
Il traffico non sarà solo su questa strada interquartiere (poco più di una strada di breccia bianca) ma anche su altre strade limitrofe alle uscite/entrate che congestioneranno ulteriormente la viabilità nei pressi della stessa e che quindi gli spazi " vitali " per le bici saranno ancora meno.

Ho trovato un' interessantissimo articolo sulla mia rivista preferita che parla della possibilità di denunciare penalmente il sindaco di una città se quest' ultimo non pone tutti i rimedi con barriere o con azioni che contrastino il traffico e di conseguenza i valori dello smog.

Lo smog non è una calamità naurale, se ne conoscono benissimo le cause e si può arginare ricorrendo a misure efficaci. Quando ciò non avviene, l' unica possiblità è di denunciare la massima autorità cittadina per omissione di atti d' ufficio. E' già successo a Firenze e Bologna.
Passando davanti la centralina della stazione ferroviaria mi sono detta, quale sarà il valore di PM10 e biossido di azoto oggi?
Risposta: Zero in quanto la centralina non funziona.
Ancora non funziona... e perchè?
Troppi sforamenti o si è inceppato il tester ? E chi lo sa...
Voglio vedere tutti dati, fuori i dati !

I capi d' accusa ipotizzati per il primo cittadino sono getto pericoloso di cose, relativamente alle emissioni di gas inquinanti nell' aria e omissione di atti d' ufficio. Si contesta loro di non avere applicato la normativa europea che pone un limite massimo di giorni in cui è ammissibile uno sforamento della soglia di sostanze inquinanti emesse, non adottando provvedimenti e misure per la tutela della salute dei cittadini. Finora solo a Bologna si era arrivati a una sentenza ma del tribunale civile, non penale.
Si terrà a Firenze il primo processo penale per smog in Italia.
Rinviati a giudizio il presidente della Regione Toscana e il Sindaco di Firenze.
La differenze sta nel fatto che il giudice del rinvio a giudizio ha ritenuto che gli amministratori avessero l' obbligo di raggiungere i risultati e non solo quello di attivarsi.

GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI:

Chi vive in un' area inquinata dallo smog, quindi dal particolato attualmente misurabile dalle centrali delle Agenzie per l' Ambiente ARPAM, ha il diritto di esigere un piano d' azione da parte di amministratori e autorità nazionali.
" In caso di rischio di superamento dei valori massimi di particelle fini, ( e qui sarebbe interessante sapere se intendono anche valori di nanoparticelle, mi documenterò ) i diretti interessati possono ottenere dalle autorità competenti la predisposizione di un piano d' azione."

Qui a Senigallia durante i primi due mesi dell' anno avevamo già 26 giorni di sforamento del valore massimo consentito per legge.
Con la COMPLANARE il problema si risolverà, lo smog verrà spalmato sulla città, diluito come una soluzione idrosolubile.

La direttiva comunitaria in materia di valuzione e di gestione della qualità dell' aria ambientale eneuncia che gli " stati membri predispongono piani d' azione che indicano le misure da adottare a breve termine in casi di rischio di un superamento dei valori limite e/o delle soglie d' allarme, al fine di ridurre il rischio e limitarne la durata", come ricorda una nota della stessa Corte. In caso di rischio di superamento dei valori massimi o delle soglie di allarme, i diretti interessati " devono poter ottenere dalle competenti autorità nazionali la predisposizione di un piano di azione " precisa la sentenza " anche quando essi dispongano, in forza dell' ordinamento nazionale, di altre procedure per ottenere dalle medesime autorità che esse adottino misure di lotta contro l' inquinamento atmosferico ".

COSA PRESCRIVE ESATTAMENTE LA SENTENZA DELLA CORTE UE ?


Prevede, e qui sono rimasta scioccata visto come vanno in Italia le cose, che un cittadino europeo residente in aree penalizzate da inquinamento atmosferico può pretendere che venga adottato un piano di azione per ridurre le polveri. Questo piano deve essere tale da garantire che i limiti di qualità dell' aria vengano rispettati.

Mi piacerebbe sapere quale piano di azione sta attuando il nostro comune !
L' inquinamento da smog non deve essere percepito come una cosa inevitabile, questa sentenza è illuminante !!!
Ognuno di noi quotidianamente sceglie di diminuire o di aumentare il valore dell' inquinamento con scelte di comodo e poco sensate oppure dando spazio a scelte felici come potrebbe essere il trasporto su rotaia e la bicicletta dove possibile.
L' inquinamento da smog che ci vede rassegnati tutti perchè tanto non possiamo fare niente è di gran lunga più preoccupante di quello derivato da elettrosmog.
L' importanza di questa sentenza consiste nell' affermazione che anche contro i fumi del traffico il cittadino europeo non è privo di diritti e può fare qualcosa di concreto.

http:\\curia.europa.eu\jurisp\cgi-bin\form.pl?lang=EN&Submit=rechercher&numaff=C-237/07 la sentenza in versione integrale si può leggere a questo indirizzo.

Il cittadino associandosi in iniziative popolari, ben organizzate sul piano scientifico e legale può, avvalendosi di pareri tecnici di esperti qualificati capire se l' azione del piano intrapreso dalle autorità cittadine è sufficiente o meno. Quindi in caso di inottemperanza di quest' ultime ove sia possibile, procedere con azioni giudiziarie e soprattutto in sede civile per ottenere che venga ordinata l' adozione di misure urgenti di contrasto dell' inquinamento e che venga disposto il risarcimento del danno derivante dal ritardo nell' attuazione di tali misure.
Questi strumenti di cui viene dotato il cittadino possono essere utilizzati come sprone nei confronti degli amministratori innanzi tutto locali, che di fronte all' eventualità di dover risarcire i cittadini per i danni ambientali e alla salute, potrebbero trovare e azionare quella sollecitudine e quella volontà di soluzione che fino ad ora è risultata carente.

Visto che ancora lo studio di IMPATTO AMBIENTALE relativo a questa COMPLANARE non è stato fatto e che pur di non farlo la nostra amministrazione ha degradato la strada a INTERQUARTIERE, forse un perchè esiste.
E se esiste un perchè, possiamo fare una bella denuncia colletiva che faccia svegliare dai sonni profondi della intoccabilità la nostra giunta, così finalmente non saremo più ignorati...

lunedì 15 settembre 2008

ARENA DELLE NAZIONI



Come non parlare del luogo che per un decennio, dagli anni '85 - '95 mi ha fatto da seconda casa.
L' inimitabile, il gioiello, il miglior campo da basket di Senigallia e dintorni, l' ARENA DELLE NAZIONI, in Via Maierini a fianco ex Scuola di Polizia.
I personaggi che gravitarono attorno al campo sono state pietre storiche del basket cittadino, quali: il Mancio con il suo tiro inimitabile vero autodidatta, Miro con il primo telefono mobile della storia ( nel senso che girava con la sua Renault con a bordo un normalissimo telefono a fili di casa ), Garbin Andrea e la sua vespa, Mirco " un uomo due magliette " perchè sudava da paura, Dario il compostissimo, Teto primo ed unico allievo che abbia mai avuto, Bebe Bedini e la banda del cappello, Fede Bedini la pivottona, Giacomo detto Conte, Gheva l' ingegnere, il Fuser, Pitti, Rota, Walter, i professionisti Saverio Sarnari, Paja, i fratelli Ciarloni Lory e Lambe, Paolo Tranquilli detto Bongo e Paolone, ultima ma non per importanza, lei la mia migliore amica, compagna di mille avventure e disavventure Chiara !
Questi gli afecionados dell' arena che ogni pomeriggio dopo le ore 16.00 si incontravano tra le quattro mura per fare una partitella alla meglio dei 50 o 100 punti, dipendeva dall' afa e dall' energie rimaste dopo una giornata in spiaggia.
Certo in estate non mancava l' innesto lombardo o romano che se la tirava e non sapeva giocare, ma poco importava per la voglia che avevamo di furoreggiare sotto canestro.
Grazie a questo pallone a spicchi ho conosciuto i migliori amici, i miei amori più travolgenti e le brutte persone che mi hanno fatto soffrire fuori e dentro il campo.
Ma in fondo una partita di basket è una palestra di vita, un pò le prendi un pò le dai...
Si parlava di tutto e di tutti, a volte ci si scontrava, a volte no, ma l' arena per noi era più di un semplice luogo dove giocare, una piccola comunità di ragazzi con un unico filo conduttore: l' amore per il basket.
E' incredibile come le passioni riescano a limare i caratteri più duri e spigolosi.


L' INIZO DELLA FINE:

Un giorno arrivò come un lampo la notizia che la Curia Vescovile aveva intenzione di sistemare l' area, tutti noi pensavamo a nuove scalinate e un rifacimento del fondo campo, in realtà la nostra arena divenne in un primo momento cinema all' aperto del rinomato Gabbiano e in secondo tempo parcheggio per auto.
Bastarono pochi mesi per distruggere quello che restava di un meraviglioso campo da basket,
l' unico campo regolamentare e all' aperto che aveva divertito ed entusiasmato centinaia di bambini e adolescenti nel corso della nostra vita cittadina.

IL SOGNO NEL CASSETTO:
Rendere di nuovo questo spazio alla vera vocazione per il quale è nato, cioè luogo d' incontro e associazione tra i giovani, l' ARENA delle NAZIONI DEI GIOVANI.

venerdì 12 settembre 2008

IV° CRITICAL MASS SENIGALLIESE


Non puoi mancare a questo appuntamento attesissimo, per concludere in modo originale questa stagione senigalliese, per non far dimenticare a nessuno che la propria libertà finisce quando si entra in contatto con altre persone, per far capire che l' uso dell' automobile non deve essere indiscriminato, per iniziare a salvaguardare quel poco di buono e sano che c'è rimasto... perchè mio figlio, i nostri figli meritano un futuro migliore.
Ribelliamoci alla logica del petrolio... NO OIL!


Il 21 settembre ore 17.00 Piazza Roma, con banchetto informativo del COMITATO VERSUS COMPLANRE e non solo !

NO COMPLANARE ! NO COMPLANARE ! NO COMPLANARE ! NO COMPLANARE !!!

Aspetto tutti i mezzi a propulsione muscolare più originali e divertenti per sensibilizzare l' opinione dei residenti senigalliesi in merito al traffico cittadino.

giovedì 11 settembre 2008

Un soprannome da una vita !

Così per gioco è nato questo soprannome e quindi per gioco è nato questo blog.
Non sò dirvi dove mi porterà, lo ignoro ...