venerdì 31 luglio 2009

Bambini morti in Nigeria: la Pfizer pagherà 75 milioni


Bambini morti in Nigeria: la Pfizer pagherà 75 milioni ma la loro vita non tornerà...

Bambini morti dopo la somministrazione di un farmaco sperimentale: il colosso farmaceutico Pfizer riesce ad evitare i tribunali e pagherà 75 milioni. Il gigante farmaceutico Pfizer e lo stato nigeriano del Kano settentrionale hanno siglato un accordo extragiudiziale per porre fine alla vertenza che vedeva la società Usa accusata di aver causato la morte di 11 bambini nel 1996 con un farmaco sperimentale, il Trovan. Pfizer ha accettato di pagare 75 milioni alle autorità locali. Ne dà notizia un comunicato congiunto dell'azienda e dello Stato di Kano Nord.
Il Trovan (trovafloxacina) era un antibiotico che secondo la Food And Drug Administration (Fda) Usa presentava rischi per il fegato. La Pfizer, secondo Abuja, intervenne durante un'epidemia di meningite e sperimentò il farmaco senza autorizzazione. La storia aveva ispirato il romanzo di John Le Carrè da cui venne tratto il film 'The constant gardner', "Il giardiniere tenace".

Fonte: Agi/Afp

Perchè sono sempre i più deboli, gli indifesi a pagare per rendere " noi opulenti " degni di chiamarci paesi industrializzati ?
Perchè dobbiamo imporre le nostre politiche disfattiste su queste popolazioni ?
Perchè la vita è così profondamente ingiusta ?


2 commenti:

Franco Giannini ha detto...

E' semplicemente assurdo ed avvilente per il genere umano, che ancora si possa quantificare, mercificare, economicamente una vita umana, in generale...se poi qui si parla di bambini...chissà, magari gli è stato concesso uno sconto... visto il colore della pelle. Sappino però che i soldi accomulati in modo malsano, finiscono sempre nello stesso modo. Eppoi nell'aldilà, per chi ci crede, i soldi non servono e li dovranno lasciare qui, prima o poi...ed allora ???

Pacchy ha detto...

Riusciremo mai a controvertire questo genere di barbarie ?
Caro Franco sarebbe un mondo meraviglioso se riuscissimo a rispettare il prossimo, i bimbi e le donne sopra ogni pregiudizio.