lunedì 28 settembre 2009

PARTO o... NON PARTO ? Wwrrroom E' NATO

Questo post è dedicato ad un' amica che corraggiosamente ha scelto di fare l' esperienza più bella e naturale che una donna può scegliere di vivere, partorire in casa.

Supportata dall' amore della sua famiglia, questa donna speciale è riuscita in un piccolo miracolo.

Il parto medicalizzato troppe volte è dalla parte dei dottori e non delle donne.

Cara amica mi hai dato fiducia, il tuo esempio sarà per me un infusione di coraggio.



I vantaggi del parto in casa


Il parto in casa ha molti vantaggi rispetto al parto in ospedale.
Uno dei principali è la possibilità di sentirsi in un ambiente protetto e sicuro, e avere la certezza di non dover subire interventi non voluti.
Molte donne preferiscono partorire in ospedale perché si sentono più sicure in caso ci fossero problemi, per loro o per il bambino. Ma sono sempre più numerose quelle che vorrebbero vivere il parto da protagoniste, in una dimensione che consenta loro di avere il controllo su quanto sta accadendo, sia nei confronti del suo corpo, sia dell'ambiente circostante. E che sono attratte dall'idea di far nascere il bambino nell'intimità della propria casa, circondate da persone che possono condividere con loro un evento così importante, aiutandole nei momenti più delicati e difficili del travaglio, che spesso è più breve e doloroso rispetto all'ospedale.

Va sottolineato che il parto in casa è sempre selezionato (in base a un rigido protocollo messo a punto dal Coordinamento Nazionale delle Ostetriche) e può avvenire solo se la gravidanza è a basso rischio, se non ci sono patologie e malattie croniche, e non oltre la quarantaduesima settimana di gestazione.

Non bisogna poi sottovalutare i vantaggi dell'assistenza di un'ostetrica. Un rapporto non passivo né di "sudditanza" o inferiorità psicologica, ma assolutamente "alla pari". L'ostetrica trova insieme alla futura mamma le modalità, i tempi, i ritmi e le posizioni migliori da assumere, caso per caso. Insomma, si può dire che quello in casa è un parto "su misura", che predispone al benessere materno e migliora il rapporto tra la mamma e il bebè, favorendo anche l'avvio dell'allattamento. Riguardo in particolare l'assistenza dell'ostetrica, ormai molti studi dimostrano l'efficacia del ruolo di questa figura professionale per la quale la gravidanza e il parto sono eventi normali, non patologici, della vita. Non a caso, secondo diverse ricerche internazionali, le ostetriche in sala parto fanno crollare l'impiego di medicinali, anestetici, episiotomie e tagli cesarei.

Se poi ci sono altri figli in casa, non c'è il problema del distacco. Non deve essere facile per un bambino scoprire non solo che la mamma è ricoverata lontana da casa, ma anche che un piccolo sconosciuto abbia improvvisamente tutte le sue attenzioni.
Prima di prendere la decisione, quindi, consiglio di parlarne con il partner e con l'ostetrica. Il parto in casa ha molti vantaggi per il neonato: nascendo in casa ha subito il contatto con lo stesso ambiente in cui continuerà a crescere. Né bisogna sottovalutare l'esclusività del contatto: il bambino non sarà manipolato da personale estraneo e sempre diverso, ma solo dalla mamma, il suo obiettivo principale, sul quale potrà concentrare fin dalle prime ore di vita tutte le sue attenzioni.
Per non parlare delle infezioni: negli ospedali c'è un rischio infettivo piuttosto alto per via dei contatti e delle procedure con il personale medico e infermieristico e dell'uso eccessivo di tecnologie e medicinali.
In casa invece i germi sono "familiari" e quindi meno pericolosi e aggressivi.
Uno studio del National Childbirth Trust britannico (1987) ha infatti scoperto che dopo il parto circa il 22% delle donne ospedalizzate avevano contratto un'infezione rispetto al 5% di quelle che avevano partorito in casa.

Fonte: Bambino Naturale / Aam Terra Nuova





Rispettare i tempi di Madre Natura soprattutto nel momento della nascita di un bambino.


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