lunedì 9 novembre 2009

DEDICATO A EVA


DEDICATO A EVA

In ricordo di Eva travolta e uccisa da un' auto il 29 ottobre scorso.
Eri legata alla vita e alla voglia di andare in bicicletta anche quando un mondo di motori ti urlava da dietro.
Eva non è più con noi, un taxi l' ha investita. E' morta dopo il coma. Eva non c'è più... alcuni suoi amici parlano di lei. Personalmente non l' ho conosciuta e poco importa, era comunque una di noi.

" Eva aveva 28 anni ed era nata a brno, nella repubblica ceca. Da anni viveva a roma, e recentemente aveva espresso il desiderio di tornare a casa per un po', le mancava. "Ma roma è così bella...", mi disse allora, indecisa sul da farsi.E poi si era decisa: era rimasta.

Un taxi ha travolto eva, la notte del 29 ottobre, sui fori imperiali. Dopo un breve periodo di coma Eva è morta. Nessuno sa ancora quale sia stata la dinamica.

Era bella? Sì che lo era, ma questo conta solo in vita, se conta. E ora è morta.

Era dolce, simpatica, attenta, ti guardava negli occhi. Molti l'hanno conosciuta, tutti l'hanno apprezzata. Frequentava spesso la ciclofficina centrale di via baccina, era un'assidua dei ciclopicnic la notte al pincio. Sempre alle ciemmone, forse fin dalla prima.

Una giovane donna che viveva con fiducia e leggerezza. Magari qualcuno qui l'ha incontrata anche senza bici, lavorava da anni in un locale a trastevere, "ombre rosse". "



" Se a 28 anni vai al lavoro in bicicletta e di notte percorri via dei Fori Imperiali.

Se a 28 anni vai al lavoro in bicicletta e di notte percorri via dei Fori Imperiali per tornare a casa non crederai mai che all'improvviso un taxi ti piombi addosso come un missile. Sono anni che ti sposti in bicicletta in questa folle e splendida città. Tante volte ti è capitato di sentirti inpericolo circondata da automobili e scooteroni. Hai visto negli occhiquelle persone che guidano con rabbia e violenza. Nella vita sembrano persone affidabili ma quando posano le mani sul volante e il piedes ull’acceleratore cambiano. Li vedi quando non rispettano la precedenzaagli incroci, attraversano con il rosso i semafori, non si fermano davanti ai pedoni che attraversano sulle strisce, si lanciano a tutta birra nonappena vedono un po’ di strada libera, parcheggiano in doppia fila o sul marciapiedi, aprono gli sportelli senza prima guardare dietro. Tutto per recuperare qualche minuto in più per una vita persa in mezzo al traffico. Spesso ti sei ritrovata a difendere con le unghie e con i denti il tuo diritto ad esistere sulla strada con la tua bicicletta senza alcun motore oltre la forza muscolare. Ma una vigliaccheria del genere non te l’aspettavi proprio. Non ce l’aspettavamo noi. Essere travolta alle spalle da un’automobile su via dei Fori Imperiali ti sorprende.

Vogliamo la verità e la giustizia per Eva! "


3 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Chiunque la comoscesse non importa
era una ragazza ed aveva ogni diritto di vivere.dario

Pacchy ha detto...

E' una delle tante morti assurde, una vita sacrificata in nome di una velocità che ci deteriora giorno dopo giorno, distruggendo il futuro dei nostri figli.

Danx ha detto...

Non ci posso credere, sembrava un angelo..doveva vivere per sempre e portare gioia col suo sorriso a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!