martedì 23 settembre 2008

SMOG: IL SINDACO IN TRIBUNALE!


Da pochi giorni si è concluso il IV° CRITICAL MASS, da più parti arrivano critiche ai fondatori del MOVIMENTO LENTO CICLABILE in quanto non si dovrebbe appoggiare la causa del COMITATO VERSUS COMPLANARE perchè le due cose debbono restare ben divise.

Entrerò in merito a questo argomento una volta sola e per dire che chi per filosofia o per simpatia è a favore del CRITICAL MASS non può appoggiare la costruzione di un' opera inutile e dannosa come la COMPLANARE in quanto studiando il progetto attuale è lampante che sarà molto difficile girare per la città una volta conclusa l' opera.
Il traffico non sarà solo su questa strada interquartiere (poco più di una strada di breccia bianca) ma anche su altre strade limitrofe alle uscite/entrate che congestioneranno ulteriormente la viabilità nei pressi della stessa e che quindi gli spazi " vitali " per le bici saranno ancora meno.

Ho trovato un' interessantissimo articolo sulla mia rivista preferita che parla della possibilità di denunciare penalmente il sindaco di una città se quest' ultimo non pone tutti i rimedi con barriere o con azioni che contrastino il traffico e di conseguenza i valori dello smog.

Lo smog non è una calamità naurale, se ne conoscono benissimo le cause e si può arginare ricorrendo a misure efficaci. Quando ciò non avviene, l' unica possiblità è di denunciare la massima autorità cittadina per omissione di atti d' ufficio. E' già successo a Firenze e Bologna.
Passando davanti la centralina della stazione ferroviaria mi sono detta, quale sarà il valore di PM10 e biossido di azoto oggi?
Risposta: Zero in quanto la centralina non funziona.
Ancora non funziona... e perchè?
Troppi sforamenti o si è inceppato il tester ? E chi lo sa...
Voglio vedere tutti dati, fuori i dati !

I capi d' accusa ipotizzati per il primo cittadino sono getto pericoloso di cose, relativamente alle emissioni di gas inquinanti nell' aria e omissione di atti d' ufficio. Si contesta loro di non avere applicato la normativa europea che pone un limite massimo di giorni in cui è ammissibile uno sforamento della soglia di sostanze inquinanti emesse, non adottando provvedimenti e misure per la tutela della salute dei cittadini. Finora solo a Bologna si era arrivati a una sentenza ma del tribunale civile, non penale.
Si terrà a Firenze il primo processo penale per smog in Italia.
Rinviati a giudizio il presidente della Regione Toscana e il Sindaco di Firenze.
La differenze sta nel fatto che il giudice del rinvio a giudizio ha ritenuto che gli amministratori avessero l' obbligo di raggiungere i risultati e non solo quello di attivarsi.

GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI:

Chi vive in un' area inquinata dallo smog, quindi dal particolato attualmente misurabile dalle centrali delle Agenzie per l' Ambiente ARPAM, ha il diritto di esigere un piano d' azione da parte di amministratori e autorità nazionali.
" In caso di rischio di superamento dei valori massimi di particelle fini, ( e qui sarebbe interessante sapere se intendono anche valori di nanoparticelle, mi documenterò ) i diretti interessati possono ottenere dalle autorità competenti la predisposizione di un piano d' azione."

Qui a Senigallia durante i primi due mesi dell' anno avevamo già 26 giorni di sforamento del valore massimo consentito per legge.
Con la COMPLANARE il problema si risolverà, lo smog verrà spalmato sulla città, diluito come una soluzione idrosolubile.

La direttiva comunitaria in materia di valuzione e di gestione della qualità dell' aria ambientale eneuncia che gli " stati membri predispongono piani d' azione che indicano le misure da adottare a breve termine in casi di rischio di un superamento dei valori limite e/o delle soglie d' allarme, al fine di ridurre il rischio e limitarne la durata", come ricorda una nota della stessa Corte. In caso di rischio di superamento dei valori massimi o delle soglie di allarme, i diretti interessati " devono poter ottenere dalle competenti autorità nazionali la predisposizione di un piano di azione " precisa la sentenza " anche quando essi dispongano, in forza dell' ordinamento nazionale, di altre procedure per ottenere dalle medesime autorità che esse adottino misure di lotta contro l' inquinamento atmosferico ".

COSA PRESCRIVE ESATTAMENTE LA SENTENZA DELLA CORTE UE ?


Prevede, e qui sono rimasta scioccata visto come vanno in Italia le cose, che un cittadino europeo residente in aree penalizzate da inquinamento atmosferico può pretendere che venga adottato un piano di azione per ridurre le polveri. Questo piano deve essere tale da garantire che i limiti di qualità dell' aria vengano rispettati.

Mi piacerebbe sapere quale piano di azione sta attuando il nostro comune !
L' inquinamento da smog non deve essere percepito come una cosa inevitabile, questa sentenza è illuminante !!!
Ognuno di noi quotidianamente sceglie di diminuire o di aumentare il valore dell' inquinamento con scelte di comodo e poco sensate oppure dando spazio a scelte felici come potrebbe essere il trasporto su rotaia e la bicicletta dove possibile.
L' inquinamento da smog che ci vede rassegnati tutti perchè tanto non possiamo fare niente è di gran lunga più preoccupante di quello derivato da elettrosmog.
L' importanza di questa sentenza consiste nell' affermazione che anche contro i fumi del traffico il cittadino europeo non è privo di diritti e può fare qualcosa di concreto.

http:\\curia.europa.eu\jurisp\cgi-bin\form.pl?lang=EN&Submit=rechercher&numaff=C-237/07 la sentenza in versione integrale si può leggere a questo indirizzo.

Il cittadino associandosi in iniziative popolari, ben organizzate sul piano scientifico e legale può, avvalendosi di pareri tecnici di esperti qualificati capire se l' azione del piano intrapreso dalle autorità cittadine è sufficiente o meno. Quindi in caso di inottemperanza di quest' ultime ove sia possibile, procedere con azioni giudiziarie e soprattutto in sede civile per ottenere che venga ordinata l' adozione di misure urgenti di contrasto dell' inquinamento e che venga disposto il risarcimento del danno derivante dal ritardo nell' attuazione di tali misure.
Questi strumenti di cui viene dotato il cittadino possono essere utilizzati come sprone nei confronti degli amministratori innanzi tutto locali, che di fronte all' eventualità di dover risarcire i cittadini per i danni ambientali e alla salute, potrebbero trovare e azionare quella sollecitudine e quella volontà di soluzione che fino ad ora è risultata carente.

Visto che ancora lo studio di IMPATTO AMBIENTALE relativo a questa COMPLANARE non è stato fatto e che pur di non farlo la nostra amministrazione ha degradato la strada a INTERQUARTIERE, forse un perchè esiste.
E se esiste un perchè, possiamo fare una bella denuncia colletiva che faccia svegliare dai sonni profondi della intoccabilità la nostra giunta, così finalmente non saremo più ignorati...

2 commenti:

LorenzoMan ha detto...

Adesso che so che c'è il Pacchyblog dovrò allungare le mie pause lavorative.
Con graaande piacere!

Pacchy ha detto...

Grazie LorenzoMan, a forza di frequentare Quilly il vizio è venuto anche a me.
Poi un giorno ti racconterò com'è andata veramente... mi vergono a renderlo pubblico!

P.S.: Se il tuo capo ti kazzierà perchè prendi troppi caffè digli pure che la colpa è di Pacchy.