domenica 8 febbraio 2009

FELICITA'

Se tutte le stelle del mondo a un certo momento
venissero giù,
tutta una serie di astri, di polvere bianca scaricata dal cielo
ma il cielo senza i tuoi occhi, non brillerebbe più.
Se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione
alzasse la testa e volasse sù,
senza il loro casino, quel doloroso rumore
la terra, povero cuore non batterebbe più.
Mi manca sempre l' elastico per tener sù le mutande
così che le mutande al momento più bello, mi vanno giù.
Come un sogno finito, magari un sogno importante
un amico tradito, anch' io sono stato tradito, ma non m' importa più.
Tra il buio del cielo, le teste pelate bianche
le nostre parole si muovono stanche, non ci capiamo più.
Ma io ho voglia di parlare, di stare ad ascoltare
di continuare a far l' asimo, di comportarmi male, per poi non farlo più.
Ah felicità,
su quale treno della notte viaggerai
lo so, che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai.

Si tratterebbe di nuotare, prendendola con calma
farsi trasportare dentro due occhi grandi
magari blu.
E per doverli liberare
attraversare un mare medioevale, lottare contro un drago strabico
ma di draghi baby, non ce ne sono più.
Forse per questo i sogni sono così pallidi e bianchi
e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie tv,
e ci ritornano in casa portati da signori eleganti
cessi che parlano, tutti quanti che applaudono, non ne voglimao più.
Ma se questo mondo è un mondo di cartone
per essere felici, basterebbe un niente
magari una canzone, o chi lo sà
se non sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
ma poi quando hai chiuso gli occhi, chissà cosa sarà.
Ah felicità
su quale treno della notte viaggerai
lo so, che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai...

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