mercoledì 25 marzo 2009

LA DECRESCITA

La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata;

rispetto del passato;

consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione;

indifferenza alle mode e all’effimero;

attingere al sapere della tradizione;

non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale;

non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso;

distinguere la qualità dalla quantità;

desiderare la gioia e non il divertimento;

valorizzare la dimensione spirituale e affettiva;

collaborare invece di competere;

sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione.

La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.

Maurizio Pallante

Nessun commento: